Gli spazi esterni delle strutture ricettive sono sempre più articolati e curati, pronti ad accogliere gli ospiti in momenti diversi della giornata. Il divano Maximo, disegnato da Raffaello Galiotto e prodotto da Nardi, asseconda queste esigenze grazie alla sua modularità, che permette di realizzare infinite configurazioni, e alle dimensioni generose e accoglienti. E la sostenibilità? Assicurata dall’uso della resina rigenerata, di tessuti ad alta componente riciclata e dalle scelte di design.
Ispirazione sostenibile
La struttura di Maximo è realizzata in una resina riciclata composta da un materiale post consumo a sua volta ulteriormente riciclabile. Anche i rivestimenti in tessuto di schienali e sedute sono in parte riciclati e per l’unione dei vari elementi è stato usato un sistema di aggancio, studiato da Raffaello Galiotto, molto essenziale, che non aggiunge ulteriori componenti al progetto. I cuscini inoltre sono disegnati con una forma tale da essere autocentranti, in modo da essere sempre posizionati nel giusto alloggiamento senza bisogno di componenti che li tengano fermi.
Maximo ha quindi un’anima profondamente sostenibile nel senso più autentico del termine che, con una piena coerenza, traspare e condiziona l’immagine del prodotto.
I colori, per esempio. A indirizzarne la scelta è stata la resina di partenza che, per la sua composizione, vira verso alcune tinte. “Abbiamo seguito la natura stessa del materiale e per definire la palette ci siamo poi rapportati ai colori della natura in cui Maximo andrà a inserirsi” spiega Raffaello Galiotto. Quindi Maximo è disponibile in 4 versioni: gesso, basalto, cactus e terra; il primo è un grigio chiaro, il secondo un grigio più scuro, il terzo un verde desaturato, il quarto un bruno che richiama i colori della terra.
Maximo è tra i protagonisti della Milan Design Week sia in fiera che in città:
Salone del Mobile.Milano 2024 – Pad 18 D23 E22
FuoriSalone 2024 – Il Giardino dell’Otium – Officina 14, Via Tortona 14
Libero di cambiare
Il design di Maximo è alla base della sua estrema flessibilità e semplicità d’uso. Dal modulo base si possono comporre innumerevoli combinazioni, a seconda dell’uso che deve assolvere per l’hotel. Si tratta di un punto di forza molto caratterizzante del progetto, con una ulteriore qualità: il passaggio da una configurazione all’altra è molto intuitivo e può essere fatto dal personale dell’albergo senza particolari istruzioni: un dato non secondario in strutture con uno staff numeroso e stagionale.
Sempre in quest’ottica, un valore aggiunto è la semplicità della pulizia della struttura, che non ha bisogno di trattamenti o particolari accorgimenti prima di essere messa in uso; il materiale ha un’elevata resistenza ai normali agenti atmosferici. Gli elementi imbottiti sono sfoderabili e lavabili, anche in questo caso con grande semplicità.
L’estetica di Maximo, con angoli smussati, sedute ampie e confortevoli, si adatta ad ambienti molto diversi grazie a un’immagine rassicurante ma non eccessivamente decorativa in cui anche i dettagli tecnici, come il sistema di aggancio tra gli elementi, sono risolti in modo elegante. Le linee pulite e bilanciate si sviluppano in orizzontale dando un senso di profondità e lunghezza e l’effetto di estremo equilibrio si conferma in tutte le configurazioni del sistema.