Un hotel nella villa tardo liberty che per sessant’anni è stata la sede della pelletteria Nazareno Gabrielli e, dal 1962, anche di Poltrona Frau. Accade a Tolentino, dove a giugno di quest’anno aprirà Interno Marche, progetto di ospitalità che vuole essere summa e omaggio a Franco Moschini, imprenditore che attraverso Poltrona Frau e marchi come Cassina, Cappellini, Zanotta, Gebrüder e Thonet Vienna (di cui è ancora presidente) ha contribuito alla diffusione del design e del Made in Italy nel mondo.
La struttura consta di 3.600 mq dedicati alla storia del design internazionale e ai suoi protagonisti, con 25 camere e 5 suite long stay diverse una dall’altra ed ispirate allo stile del progettista cui saranno intitolate, oltre che ai cinque movimenti stilistici che hanno attraversato l’ultimo secolo.
Alle 30 camere si aggiungeranno un lounge bar, un bistrot restaurant e una Spa con palestra. Michele De Lucchi, Marc Newson, Gae Aulenti, Vico Magistretti, Gio Ponti e Achille Castiglioni sono solo alcuni dei designer rappresentati attraverso ambientazioni, linee, stampe e pezzi iconici.
Ogni ambiente dell’hotel racconta, attraverso una rigorosa ricerca filologica, l’opera dei principali interpreti del design che hanno collaborato e contribuito al successo delle aziende presiedute da Franco Moschini lungo la sua vita imprenditoriale.
Interno Marche nasce dal recupero e dalla trasformazione degli spazi di Villa Gabrielli che ne hanno restaurato gli affreschi, modulato i grandi spazi di opificio novecentesco, integrato le antiche vasche di concia e li ha messi in dialogo con i lavori dei più grandi designer italiani e internazionali.
La struttura si propone come una casa-museo in cui è possibile viaggiare tra stilemi e arredi che hanno fatto la storia dell’interior design degli ultimi 60 anni. Stanza dopo stanza, oggetto dopo oggetto – sono oltre 400 i pezzi, tra autoriali e custom, realizzati ad hoc – con cui l’hotel racconta atmosfere e autori.
Nella camera dedicata a Luigi Massoni l’ospite potrà sdraiarsi sul celebre Lullaby e osservare gli affreschi del soffitto, dormire sul celebre Volare Bed in quella intitolata a Lazzeroni e accomodarsi su una Woodline nella stanza che ripercorre l’opera di Marco Zanuso, affacciandosi alla finestra che guarda il centro culturale Politeama, restaurato dalla Fondazione Franco Moschini e firmato da Michele De Lucchi.
Lobby, sala colazione e lounge bar troveranno spazio nella grande sala a 3 campate che fu il cuore pulsante della produzione dell’opificio mentre il bistrot restaurant – materie e ricette che spaziano dalla tradizione locale alla cucina internazionale – la Spa e la palestra si trovano al piano terra con ingresso dal giardino.
L’inaugurazione arriva dopo un cantiere (dotato delle certificazioni di sostenibilità ambientale GBC Historic Building e Leed for hospitality) di oltre 3 anni e che ha visto all’opera 4 consulenti strategici, 7 architetti, 14 ingegneri, 2 restauratori, 4 geologi e 2 agronomi. Ed ancora: 4 progettisti 3D, 1 light e 3 interior designer, 30 imprese – quasi tutte del territorio, per volere di Franco Moschini – e più di 70 aziende fornitrici: una squadra di oltre 2.000 professionisti impegnati in un percorso rispettoso non solo di architettura e della storia ma anche di ambiente e territorio.