Una stagione che si apre all’insegna della novità quella che sta per partire a Tenuta de l’Annunziata, splendido relais situato a circa venti minuti da Como e dalle sponde del Lario. La riapertura, prevista per il 16 febbraio, coincide infatti con l’ingresso in struttura dello chef Domenico Ruberto, cui la famiglia Guffanti-Pezzoli ha scelto di affidare il compito di rinnovare la proposta ristorativa della struttura.
“Un incontro non casuale – racconta lo chef, cliente affezionato del relais – perché sin dal momento in cui varcavo il cancello di Tenuta de l’Annunziata, ho sempre percepito qualcosa di magico, autentico e di puro benessere”. Storia, passione, amore per il lavoro e stima reciproca i valori che accomunano la proprietà e lo chef Domenico Ruberto.
Un progetto in più step
Il rinnovamento della proposta gastronomica del relais, curato dallo chef Ruberto insieme ala sua storica brigata, avverrà in più fasi. “Si parte con la rielaborazione dell’offerta del Ristorante Quercus – spiegano Elisabetta e Arianna Guffanti – dove serviremo una cucina classica con piatti della tradizione in cui continueranno a essere presenti gli ingredienti e le materie prime della Tenuta, con la consueta attenzione alla natura e alla genuinità, valorizzando il territorio in cui siamo immersi e per cui siamo stati riconfermati come Agriturismo a 5 girasoli, massimo riconoscimento della categoria.
“Tree Cocktail & Bistrot invece svilupperà una proposta bar e casual dining con una cucina sempre autentica – aggiungono -, ma più smart di cui si potrà godere per tutta la giornata. Per l’estate, la proposta gastronomica verrà ampliata e diversificata con varie esperienze negli ambienti esterni e naturali della Tenuta. Infine, l’autunno vedrà concretizzarsi un’importante novità, la realizzazione di un progetto già definito che unirà ricercatezza, design, intimità, ospitalità e familiarità di cui non possiamo ancora svelare tutti i dettagli, ma che determinerà un’evoluzione significativa per la nostra offerta e che vedrà la massima espressione dello chef Domenico Ruberto”.
Esperienza stellata
Classe 1986, lo chef Ruberto ha alle spalle oltre diciotto anni di lavoro all’Hotel Splendide Royal di Lugano; dal 2013 con il ruolo di executive chef. Nel 2018 ha consolidato la propria filosofia di cucina con l’apertura del ristorante “I Due Sud”, nato da un suo concept e insignito nel 2021 della Stella Michelin.
Tra le esperienze più significative dello chef, quella vissuta al Ristorante dell’Hôtel de Ville di Crissier, tre stelle Michelin allora regno di Benoît Violier, ma anche lo stage a Villa Crespi sul Lago d’Orta, oggi tre stelle Michelin, nella cucina di Antonino Cannavacciuolo. Nel 2018 viene proclamato “Chef Rivelazione” dalla Guida GaultMillau, che l’anno successivo gli assegna il punteggio di 16/20 mentre Falstaff 93/100.
Ritorno alle origini
Nel corso del suo percorso professionale lo chef Domenico Ruberto ha elaborato la propria idea di cucina che si concretizza in un consapevole desiderio di ritorno alle origini, alla terra. “Ho sempre pensato a noi cuochi come ‘promotori dei produttori’ – sottolinea –, perché il risultato del nostro lavoro si fonda sulla materia prima che loro quotidianamente coltivano per darci la possibilità di esprimere la nostra tecnica e le nostre ispirazioni culinarie”.
“Nel mondo odierno – prosegue lo chef –, in cui tutto scorre velocemente, credo che il vero segreto in cucina sia voltarsi indietro e guardare al passato. Anche questo significa essere sostenibili: adottare pratiche e metodi di un tempo, quando in cucina si rispettavano le stagioni e i cicli naturali della natura, proprio come la famiglia Guffanti-Pezzoli da anni sta facendo in Tenuta de l’Annunziata”.