C’è vita oltre l’extra-lusso. Sembra infatti diversa, la filosofia che animerà l’hotel Alexandra di Roma dopo il passaggio di mano annunciato da Cbre, che ha seguito in qualità di advisor la vendita della struttura, situata nell’iconica Via Veneto, a Molo Hotel Group.
L’acquirente – attivo nell’hotellerie principalmente in Gran Bretagna – ha infatti un piano di investimenti (Capex) per il riposizionamento dell’asset, che prevede il passaggio verso la categoria “lifestyle”, il segmento più di tendenza in questo periodo.
“Siamo lieti di aver assistito la famiglia proprietaria dell’Hotel Alexandra in questa transazione, che ancora una volta consacra Via Veneto come il luogo fulcro della riqualificazione alberghiera romana – dichiara Domenico Basanisi, Head of Investment Properties Hotels di CBRE Italy –. Con piacere sottolineo che questa volta non si tratterà di un riposizionamento verso il segmento ultra-luxury ma verso quello più di tendenza dell’upscale lifestyle boutique. Lieti anche di aver dialogato con Molo Hotel Group e per aver concretizzato la loro prima acquisizione in Italia”.
L’Hotel Alexandra Roma gode di una posizione strategica su Via Veneto, in prossimità dei principali monumenti romani, come la Fontana di Trevi e Piazza di Spagna, ed è ben servito dal trasporto pubblico con la stazione della metropolitana a pochi metri di distanza.
L’edificio si sviluppa su sei piani, per un totale di 57 camere a cui si aggiungono una sala adibita alla colazione, un ristorante esterno e un bar – quest’ultimo in fase di completamento – che si affacciano direttamente su Via Veneto, la via della “Dolce Vita” nota nel mondo per la sua eleganza.
“Nella Capitale – spiega Cbre in una nota – il settore alberghiero è in fermento e questa operazione conferma l’elevato interesse verso Roma che, insieme a Parigi, è l’unica città europea con l’indicatore RevPAR (Revenue Per Available Room) a livelli superiori rispetto al 2019, ovvero pre-pandemia. Questo risultato è frutto dell’ottimo bilanciamento tra una clientela business e una clientela leisure. Quest’ultima, infatti, sta trainando maggiormente il settore negli ultimi anni post pandemia, sia in termini di performance che di occupazione“.