Il pressing delle Regioni per la riapertura anticipata ha sortito il suo effetto: il Governo ha dato il benestare ad aperture differenziate a partire dal 18 maggio (salvo contromisure in caso di nuovi focolai) e ha promesso che entro venerdì fornirà le linee guida in tema di igiene e sicurezza per gli esercizi aperti al pubblico come spiagge, ristorazione e servizi alle persone.
In alcune zone d’Italia, quindi, attività considerate più a rischio di contagio come negozi, parrucchieri, estetisti, ristoranti – invece che a inizio giugno, come aveva stabilito il Governo in un primo momento -, potranno riprendere l’attività già da lunedì prossimo. Ancora nessuna novità invece sugli spostamenti oltre i confini regionali. Si parla di un via libera a partire dal primo giugno se tutto andrà bene.
Nel frattempo, l’Alto Adige si è portata avanti e ha già riaperto parrucchieri e barbieri. Il primo ad esultare per la decisione del Governo è il presidente della Liguria, Giovanni Toti. In Veneto Luca Zaia dichiara di voler aprire tutto, spiagge, bar, negozi, parrucchieri. Plaude Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia, e anche l’Emilia Romagna è d’accordo sulla riapertura anticipata, ma il presidente Stefano Bonaccini, più cauto, tiene a sottolineare l’importanza del rispetto delle misure di sicurezza. La Toscana rende noto di essere già al lavoro con le categorie e il Governo per predisporre i protocolli di sicurezza, concorde su una riapertura prudente in relazione all’indice di contagio.