Un altro semestre con ricavi sopra il miliardo di euro, con l’Italia che contribuisce alla crescita. Lo celebra Minor Hotels Europe & Americas, che nella prima metà del 2024 ha generato ricavi per 1,15 miliardi di euro, con una crescita annua del +11,5% rispetto agli 1,03 miliardi di euro registrati nel primo semestre 2023.
Utile su del +57,4%
Nello stesso periodo, l’utile netto della società è stato di 71 milioni di euro, in aumento del +57,4% rispetto ai 45 milioni di euro registrati nella prima metà del 2023. La tariffa media giornaliera è salita a 143 euro: l’ADR ha contribuito al 70% della crescita dell’8% del fatturato per camera disponibile (RevPAR), che è aumentato dai 90 euro a notte tra gennaio e giugno 2023 ai 96 euro nella prima metà di quest’anno. L’occupazione è stata in media del 67,6%, con una crescita annua di 1,4 punti percentuali.
L’Ebitda e il debito
La forte domanda nei segmenti dei viaggi d’affari e di piacere, unita a costi operativi disciplinati, ha portato l’Ebitda del primo semestre a 298 milioni di euro, con una crescita annua dell’11,4%. Sul fronte delle passività, Minor Hotels Europe & Americas è stata in grado di ridurre il suo debito netto di 24 milioni nella prima metà dell’anno, portandolo a 241 milioni di euro, nonostante la debolezza stagionale tipica del primo trimestre e le spese in conto capitale di 77 milioni.
Migliora anche il rating
La liquidità aziendale rimane solida, a 537 milioni di euro al 30 giugno 2024: 229 milioni di euro di liquidità e 308 milioni di euro di linee di credito non utilizzate. Ad aprile 2024, Fitch ha aumentato il rating creditizio aziendale assegnato alla società da B a BB-, con outlook stabile, un miglioramento di due livelli che riflette gli utili record del 2023, la forte riduzione dell’indebitamento e la generazione di flussi di cassa.
Il ruolo dell’Italia
E poi c’è il Bel Paese. Italia, i ricavi sono aumentati del +4% nei primi sei mesi, con Venezia e le città secondarie che hanno superato le città principali, Roma e Milano, dove la crescita è stata più moderata dopo le straordinarie performance del 2023. L’occupazione è stata del 67%, un punto percentuale in più anno su anno, con l’ADR a 185 euro (+5%).