Anche nell’architettura di Doha, la capitale del Qatar, c’è l’impronta italiana. Perché una città che ha l’ambizione di incarnare il connubio tra il patrimonio artistico e culturale arabo e una visione sempre più cosmopolita non può prescindere dalla cultura architettonica – e non solo – italiana. E quale città italiana può avere più appeal e riconoscibilità di Venezia? Ecco allora il Villaggio Mall, un centro commerciale e di intrattenimento nell’Aspire Zone, la parte occidentale di Doha, in cui gli acquirenti possono visitare un’ala del centro commerciale muovendosi con gondole che attraversano un canale interno, che ricorda quello della città di Venezia e che li porta in Via Duomo, una strada elegante con negozi prestigiosi.
Cita la città lagunare anche l’isola artificiale di The Pearl-Qatar, che si affaccia sul Golfo Arabico e copre quattro milioni di metri quadrati. L’unicità di questo progetto è proprio la sua struttura così simile a quella della città di Venezia con i numerosi immobili commerciali e residenziali, tutti in tonalità gioiello, che sorgono tra lunghi canali.
L’Italia è presente anche in modo più concreto, con le firme di architetti italiani. Come nel caso di Peia associati che, oltre a diversi progetti residenziali e all’hotel Kempinski, hanno firmato l’Oyster Pavilion, ideato per diventare un nuovo moderno centro di vendita. Il padiglione è stato realizzato con una struttura che ricordasse la forma di un’ostrica, per creare un rapporto metaforico con il nome dell’isola ed è stato realizzato in tessuto fibra di vetro per fare in modo che la conchiglia si adattasse facilmente alla forma particolare e innovativa della struttura. L’Oyster Pavilion è circondato interamente da una sezione di acqua, che ha l’obiettivo di creare una stretta connessione con il mare.