I dati della ricerca Ticket to Travel 2025 di Marriott Bonvoy – condotta su 21.374 adulti in 10 mercati in Europa, Africa e Medio Oriente (EMEA) e su oltre 2.000 viaggiatori in Italia – mostrano che il viaggio è sempre più importante per gli italiani: l’85% dei viaggiatori italiani coinvolti nella ricerca prevede per il 2025 di fare lo stesso numero di vacanze, o un numero superiore, rispetto al 2024.
Pronti per il nuovo anno
Dalla ricerca emergono dati che giustificano l’entusiasmo per l’anno che sta per iniziare, come sottolinea Phil Andreopoulos, Chief Sales & Marketing Officer, Marriott International – Europe, Middle East & Africa: “Secondo i dati della ricerca, la stragrande maggioranza dei viaggiatori italiani farà altrettante o più vacanze nel 2025 rispetto al 2024. Questo forte desiderio di viaggi internazionali, regionali e nazionali è un’ottima notizia per il settore, che ci permette di guardare con entusiasmo all’anno che ci aspetta”.
Dove andranno gli italiani
L’Europa è la principale meta scelta dagli italiani per le vacanze nel 2025 (65%), seguita dal Nord/Sud America (10%). Si prevedono in media 2 soggiorni nazionali, 2 a medio raggio e 1 a lungo raggio, più o meno in linea con le medie generali, ma che dimostrano come i viaggi nazionali siano destinati a rimanere. Infatti, la destinazione più gettonata sarà l’Italia per il 33% degli italiani, seguita dalla Spagna (29%), poi dalla Francia (14%), dalla Grecia (12%), dal Portogallo (9%) e infine dalle Americhe(8%).
Cosa c’è alla base delle scelte
In termini di preferenze in materia di tipologia di alloggio, gli aspetti che rimarranno fondamentali per i viaggiatori sono la pulizia (96% e sottolineata come molto importante per il 72%), la posizione (91% e molto importante per il 45%) e il prezzo (94%), come fattori più importanti.
Le priorità principali per i viaggiatori italiani sono “trascorrere del tempo di qualità con gli amici e la famiglia” (44%), seguito da “coccolarsi” (43%) e conoscere la destinazione e la sua cultura (39%).
I trend per il nuovo anno, tra conferme e novità
La ricerca ha individuato anche le tendenze nel settore dei viaggi: si spazia dall’attaccamento alle origini alla volontà di fare esperienze forti e audaci. Le Heritage Holidays sono per esempio i viaggi che si fanno per esplorare la storia e le radici della propria famiglia; il 33% degli italiani lo ha fatto in precedenza e lo stesso numero ha in programma di farlo l’anno prossimo o nel prossimo futuro. A privilegiarlo sono i viaggiatori più giovani (69% di quelli di età compresa tra i 18 e i 24 anni), in base ai fattori chiave che spingono a “voler vedere dove sono vissuti e cresciuti i propri familiari” (39%) e a “quanto sia importante conoscere le origini della propria famiglia e capire com’era la loro vita” (37%).
All’estremo opposto, la voglia di misurarsi coi propri limiti: le Bravecations sono un altro trend emerso dalla ricerca, che indica la propensione dei viaggiatori a essere più coraggiosi quando vanno in vacanza e a provare esperienze che non farebbero a casa. Quasi sei viaggiatori italiani su dieci (59%) – al di sotto della media generale del 67% – affermano di essere più coraggiosi in viaggio. Anche qui l’età gioca un ruolo importante: l’80% di coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 24 anni e tra i 25 e i 34 anni affermano di sentirsi più coraggiosi in vacanza e di fare cose che non avrebbero il coraggio di fare a casa, come provare cibi nuovi o insoliti o scalare montagne.
Alla ricerca del lusso
Fra gli affluent travellers, il 70% dei viaggiatori soggiorna quasi sempre in hotel a 5 stelle quasi sempre. La stessa percentuale dichiara che sceglierebbe un viaggio verso una destinazione emergente con più probabilità se presente un brand di lusso, e il 45% afferma che non sceglierebbe una destinazione emergente se in quella località non fosse presente un hotel a cinque stelle.
“È chiaro che i viaggiatori italiani alto spendenti preferiscono esperienze arricchenti al semplice acquisto, con il 54% dei consumatori in target intervistati che dichiarano di dare priorità ai viaggi rispetto a tutte le altre spese non essenziali”- spiega Agnieszka Rog-Skrzyniarz, Vice President, Luxury Brands, Europe – Gli italiani considerano anche la scelta di destinazioni emergenti per le loro vacanze se con hotel a cinque stelle, come The St. Regis Al Mouj Muscat Resort nel Sultanato dell’Oman o Paragraph Freedom Square, a Luxury Collection Hotel, Tbilisi in Georgia”.
Il tipo di servizio che preferiscono è la personalizzazione (essere riconosciuti appena rientrano in hotel, essere chiamati per nome o ricevere un pensiero personalizzato) per quasi la metà di loro (47%), seguita da un servizio discreto (39%) e dal fatto che il personale dell’hotel capisca e anticipi le esigenze con un servizio altamente personalizzato (37%).
Importantissima anche l’offerta di benessere: i viaggiatori italiani ritengono importanti i trattamenti su richiesta; la possibilità di visitare la spa in qualsiasi momento della giornata (49%), seguita dai trattamenti più recenti e all’avanguardia che nessuno ha ancora provato (37%) e da una profonda connessione con l’ambiente naturale, ad esempio una sorgente o una stanza del sale all’interno della struttura (36%).