Un terzo indirizzo luxury made in Puglia per impreziosire il brand Vista. Lo ha messo in cantiere la capogruppo LarioHotels della famiglia Passera, che nel 2025 aprirà il Vista Ostuni, che andrà a raggiungere le altre due strutture del marchio, Vista Verona e Vista Lago di Como.
I Vista sono boutique hotel “situati in luoghi ricchi di storia e fascino artistico, dove l’ospitalità di lusso non è ancora pienamente sviluppata e dove la crescita del turismo prevista nei prossimi anni richiederà strutture di qualità sempre migliori“, come si legge in una nota di LarioHotels.
“Con il brand Vista – commenta Bianca Passera, Presidente di LarioHotels – guardiamo a destinazioni italiane, città d’arte e borghi storici senza ancora un’accoglienza alla loro altezza, nei crocevia di nuovi punti cardinali e di business-tourism in espansione, luoghi con un appeal e raffinatezza proprio come Como, Verona e Ostuni. Proponiamo strutture di ospitalità di grande fascino, palazzi storici, che ristrutturati sono capaci di restituire valore e bellezza al territorio offrendo al tempo stesso ai clienti un’esperienza tutta italiana”.
Vista Ostuni avrà una location di eccezione, a due passi dalla Città Bianca più famosa d’Italia, nella “Piana degli Ulivi Monumentali” e alle pendici dell’Altopiano delle Murge, con diverse centinaia di migliaia di ulivi secolari e a pochi chilometri dalle più belle spiagge della Valle d’Itria.
Come da strategia e posizionamento di brand, Vista Ostuni ospiterà circa 30 camere, tutte di ampia metratura (la superficie media sarà superiore ai 50 mq), e un’ampia offerta Food & Beverage, ancora allo studio di definizione.
Lo spazio esterno, con oltre 16.000 mq di giardino, già in parte disegnato da un’ampia uliveta, sarà riqualificato con piante autoctone, macchia mediterranea e una esclusiva zona dedicata alla tradizione degli orti mediterranei. Completerà l’offerta una grande piscina di oltre 100 mq con vista sulla Città e sul mare, una Spa interna che comprenderà zona umida, cabine massaggio e una private spa ad uso esclusivo di oltre 40 mq, un beauty center e un centro fitness con attrezzature all’avanguardia.
La struttura sorgerà nella ex Manifattura Tabacchi di Ostuni, che dal 1300 al 1595 fu sede del convento dei Frati Domenicani. Successivamente fu acquistato dall’amministrazione comunale e destinato ad uso civico come ospedale. L’attuale edificio fu eretto per volere di Suor Maria Raimonda Fuentes a fine ‘800 con lo scopo di farne una casa di riposo, una scuola di educazione al lavoro per fanciulle povere e un orfanotrofio.
Tra il 1916 al 1918 l’immobile fu utilizzato come prigione fino a quando, agli inizi degli anni ’20, l’imprenditore Giuseppe Cortese lo acquistò per incrementare la sua attività di manifattura tabacchi, che chiuse definitivamente nel 1968. Da allora è sempre rimasto chiuso in attesa di poter rivivere con una nuova veste.
Oggi l’edificio, caratterizzato da un maestoso chiostro ad arcate e alti soffitti interni, si aggiunge al portafoglio di proprietà rivalorizzate da LarioHotels. Come le altre proprietà del Gruppo, anche Vista Ostuni avrà una “vista” che non è solo lo sguardo sulle bellezze paesaggistiche che si possono godere dagli hotel, ma la scoperta del bello e del buono che il territorio ha da offrire, in esperienze uniche e mai uguali a sé stesse.
“Siamo entusiasti di questo ulteriore passo in avanti: Vista diventa a tutti gli effetti un player nazionale nell’ospitalità di lusso. La Puglia è un mercato molto interessante e in grande fermento, ne è riprova il numero e soprattutto la qualità delle nuove aperture in questi anni, nazionali e internazionali. Con l’apertura di Vista Ostuni la nostra azienda supererà i 30 milioni di fatturato e i 200 dipendenti. Come stiamo vedendo a Como e Verona, il modello Vista funziona e cresce: portare il lusso dove ancora non c’è, con alberghi che superano il carattere stagionale e che lavorano su ADR paragonabili a città molto più blasonate e battute”, afferma Luigi Passera, CEO di LarioHotels.
Responsabile del progetto architettonico è lo studio RMA Roberto Murgia Architetto di Milano. Murgia racconta la struttura come “un’architettura nata e pensata per ospitare, intrisa di storia e di memoria, protesa verso il mare. Riportare in vita l’ex Manifattura Tabacchi vuol dire riaprire le porte di questo prezioso edificio, restituirlo alla comunità, riscoprire gli scorci dalle finestre sulla Città Bianca e la piana degli ulivi, valorizzare i suoi caratteri architettonici, disegnare i tagli della luce che inondano le stanze dalle ampie aperture. Lavorare su un edificio storico ci spinge a plasmare le radici culturali, ambientali e sociali che lo hanno fatto nascere per reinventare un nuovo modo di accogliere utilizzando materiali naturali e geometrie tradizionali, forme semplici e dettagli preziosi. Il senso del luogo è l’anima del progetto“.
L’operazione è stata seguita dal punto di vista societario e legale da Studio Rock, nelle persone dei partner Paola Favati e Alfredo Trotta con i rispettivi team di lavoro, ed è stata supportata dalla società di consulenza e sviluppo alberghiero Nomade a cura di Fabio Basile.