Come possono le strutture ricettive italiane accedere facilmente ai finanziamenti agevolati per crescere ed essere più competitive? Quali strumenti di supporto sono davvero efficaci e meritano di essere potenziati? In che modo il sistema può superare gli ostacoli burocratici e garantire un accesso equo alle opportunità di sviluppo?
Il sostegno pubblico alle imprese è una strategia di crescita
Ci sono diversi modi in cui, nel panorama economico globale, le imprese vengono supportate dai governi dei vari paesi, spesso con strategie molto diverse. La Cina, ad esempio, ha un approccio che richiama il capitalismo regolamentato dell’Europa prima della fine degli accordi di Bretton Woods nel 1971, basato su una rigida gestione dei flussi di capitale e sul sostegno delle banche centrali attraverso la monetizzazione del debito pubblico. Gli Stati Uniti, invece, si affidano a un sistema di finanzcapitalismo dinamico e aggressivo, sostenuto dal privilegio di emettere la valuta di riferimento mondiale. In mezzo a queste strategie, l’Europa si distingue con uno strumento di sostegno più strutturato e regolato: la finanza agevolata.
La finanza agevolata non è solo fondo perduto
La finanza agevolata rappresenta una leva complessa e articolata per favorire la crescita imprenditoriale.
Oltre al fondo perduto, spesso visto come la misura più appetibile, esistono strumenti altrettanto efficaci come i tassi agevolati, i contributi in conto interesse, i crediti fiscali e i prestiti garantiti. Tuttavia, concentrarsi esclusivamente sul fondo perduto può spingere le imprese verso strategie opportunistiche e poco lungimiranti.
Una pianificazione adeguata, studiata nei minimi dettagli, consente di sfruttare appieno le potenzialità di questi strumenti, trasformando il sostegno pubblico in una vera spinta verso la crescita strutturata e sostenibile.
Troppa burocrazia
L’accesso alle misure di finanza agevolata è spesso ostacolato da una burocrazia intricata e da procedure amministrative poco intuitive. La frammentazione delle informazioni, disseminate tra portali pubblici e piattaforme private, complica ulteriormente il quadro, richiedendo agli imprenditori un impegno eccessivo nella ricerca di opportunità.
Gli standard di comunicazione dei bandi non sono uniformi, lasciando spazio a interpretazioni ambigue e generando frustrazione tra i richiedenti.
Critiche simili emergono anche dalla voce di esperti e rappresentanti istituzionali. Il ministro per il turismo, Daniela Santanchè, ha più volte sottolineato la necessità di rendere i bandi più chiari e trasparenti. In un contesto in cui le imprese devono confrontarsi con sfide sempre più complesse, è fondamentale snellire le procedure e centralizzare le informazioni attraverso un portale unico, facilmente accessibile e costantemente aggiornato.
L’agevolazione non è uguale per tutti
Un’ulteriore disparità riguarda la distribuzione geografica delle misure di finanza agevolata. Alcune regioni risultano particolarmente attive nell’erogazione di incentivi, mentre altre sembrano quasi assenti, privando molte imprese di opportunità essenziali. Questa frammentazione solleva interrogativi sulla possibilità di garantire equità nell’accesso ai fondi, specialmente considerando che ogni azienda italiana ha diritto a incentivi fino a 100.000 euro in regime de minimis, oltre ad ulteriori contributi in regime di esenzione.
Una strategia centralizzata a livello nazionale, con linee guida chiare e obiettivi comuni, potrebbe correggere queste disuguaglianze. In particolare, il settore turistico potrebbe beneficiare di una gestione unificata sotto il Ministero del Turismo, semplificando le modalità di accesso e aumentando la trasparenza dei processi.
Un altro punto critico riguarda i meccanismi di selezione dei progetti. Le formule attuali, come il click day e lo sportello, privilegiano la velocità di presentazione rispetto alla qualità dei progetti, penalizzando le aree con infrastrutture digitali carenti. Un sistema basato sulla graduatoria, che premi i contenuti di valore, rappresenta un’alternativa più equa e meritocratica.
Un sistema delle certificazioni non coordinato e non premiante
Le certificazioni richieste nei bandi stanno assumendo un peso sempre maggiore, includendo parametri legati alla parità di genere, alla legalità e alla sostenibilità. Tuttavia, l’assenza di linee guida istituzionali lascia le imprese prive di un percorso chiaro per ottenere tali riconoscimenti. La creazione di una roadmap nazionale per le certificazioni consentirebbe di valorizzare la qualità imprenditoriale e promuovere la tripla transizione ecologica, digitale ed energetica, migliorando la competitività e la sostenibilità del sistema produttivo.
Formazione e informazione
Infine, la formazione e l’informazione rappresentano due pilastri fondamentali per un sistema di finanza agevolata efficace. Attualmente, le risorse informative disponibili online sono frammentarie e insufficienti, mentre la letteratura specifica è quasi assente. È necessario investire in programmi formativi per imprenditori e operatori, fornendo strumenti pratici per comprendere e sfruttare al meglio le opportunità disponibili.
Inoltre, migliorare l’accessibilità ai referenti dei bandi, fornendo contatti diretti e dettagliati, faciliterebbe il dialogo e la risoluzione tempestiva delle problematiche operative. Solo con un sistema più trasparente e formativo sarà possibile trasformare la finanza agevolata in un motore di crescita sostenibile per il tessuto imprenditoriale italiano.
La finanza agevolata che non c’era
Stando a quanto dice un vecchio proverbio africano: “il momento migliore per piantare un albero era cinquant’anni fa; il secondo momento migliore è adesso”.
Per concludere con l’obiettivo di tracciare le linee guida della finanza agevolata che non c’era, rivediamo rapidamente i punti critici individuati e le proposte di miglioramento suggerite.
Una delle principali criticità riguarda l’eccessiva burocrazia e la frammentazione delle informazioni. È indispensabile creare un portale unico nazionale per la finanza agevolata, che offra un accesso chiaro e centralizzato alle opportunità disponibili, semplificando le modalità di partecipazione e riducendo il tempo e lo stress richiesti agli imprenditori. Questo portale dovrebbe garantire standard di comunicazione uniformi e un linguaggio più accessibile.
Per superare le disparità territoriali, è necessario sviluppare una strategia coordinata a livello nazionale. Il Ministero del Turismo, ad esempio, potrebbe centralizzare le iniziative per il settore ricettivo, stabilendo obiettivi comuni e regole trasparenti per gli enti erogatori. In aggiunta, i criteri di selezione dei progetti dovrebbero privilegiare la qualità tramite un sistema di valutazione a graduatoria, anziché affidarsi a metodi cronologici come il click day, che penalizzano le aree con infrastrutture digitali carenti.
Un ulteriore passo avanti riguarda la promozione di un sistema di certificazioni coordinato e premiante. Creare una roadmap istituzionale per ottenere certificazioni come parità di genere, rating di legalità e sostenibilità ambientale consentirebbe di valorizzare le imprese più virtuose, favorendo la tripla transizione ecologica, digitale ed energetica.
Infine, è imprescindibile un investimento mirato in formazione e informazione. È necessario sviluppare programmi educativi per imprenditori e operatori, fornendo strumenti pratici per comprendere e sfruttare al meglio la finanza agevolata. Inoltre, migliorare la trasparenza delle istituzioni coinvolte e rendere più accessibili i contatti dei referenti per i bandi potrebbe facilitare l’interazione e ridurre le difficoltà operative.
Rendere più efficiente e inclusiva la finanza agevolata significa non solo sostenere la crescita economica, ma anche promuovere un sistema imprenditoriale più equo, resiliente e innovativo, capace di affrontare le sfide del futuro con strumenti adeguati e ben strutturati.
Link utili
Newsletter bandi di finanza agevolata per le strutture ricettive italiane: https://www.bookingmyhotel.com/bandiaperti
Portale nazionale delle agevolazioni: https://www.incentivi.gov.it/it
Registro nazionale degli aiuti di stato: https://www.rna.gov.it/
Ministero del Turismo: https://www.ministeroturismo.gov.it/
Ulteriori informazioni
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Danilo Molaschi è un architetto specializzato in economia e pianificazione urbanistica. Ha cominciato a lavorare con gli albergatori nel 2003, quando è diventato direttore dello sviluppo di business di Swisscom per l’Italia, entrando in contatto con i migliori imprenditori alberghieri italiani. Successivamente si è specializzato in servizi finanziari per albergatori, in particolare la locazione operativa e la finanza agevolata, diventando un consulente di direzione in grado di individuare le soluzioni finanziarie per far crescere economicamente le strutture alberghiere, realizzando i loro progetti, mantenendo un corretto e bilanciato controllo di gestione.