Ispirandosi ai valori del brand Tribute, il Duo Milan Porta Nuova è stato ripensato come un luogo in cui si incontrano business e leisure, elementi di design e colori intensi, ospiti e locals
“Mix tra lavoro e svago, eleganza e creatività, e una forte consapevolezza di essere la porta della città”. Questi i concetti alla base del progetto della divisione Destination de Il Prisma per la riqualificazione dell’ex Four Point by Sheraton Milan Center, dopo l’acquisizione da parte di Castello Sgr attraverso il fondo Star. Un’operazione di restyling e rebranding imponente (10 milioni di euro) che non ha comportato la chiusura dell’ex Four Points by Sheraton, ma ha riposizionato l’hotel, inaugurato lo scorso 13 febbraio (2023, ndr), nella categoria 4 stelle superior, con un incremento del pricing di circa il 10-15 per cento rispetto alla precedente gestione. La clientela attuale è al 60% italiana e al 40% straniera, con una prevalenza di ospiti provenienti dagli Stati Uniti e dall’Asia.
L’edificio alto 12 piani (per un totale di 9.000 metri quadri) risale al 1958 e, inizialmente adibito a uffici, ha subito diversi passaggi di proprietà, cambi di insegna e interventi di rinnovo, il penultimo nel 2018. L’ultima ristrutturazione nel 2022, durata sette mesi, ha segnato l’ingresso della struttura in Tribute Portfolio Hotels & Resorts, brand della famiglia Marriott International in forte crescita, con 86 hotel in tutto il mondo, di cui 16 in Europa e solo un altro in Italia, il Regency a Roma.
Rimandi storici e ambienti contemporanei
Accenti di colore contrastanti caratterizzano gli interni, abbinati a elementi visivi di ispirazione ferroviaria, “un chiaro rimando alla storia e al Dna dell’edificio”, raccontano i progettisti de Il Prisma.
L’hotel è stato ripensato come un luogo dalla duplice anima: collocato a metà strada tra piazza Gae Aulenti e la Stazione Centrale, al suo interno si intrecciano clientele business e leisure, al contrario della struttura precedente, in atmosfere che uniscono una palette di colori vivaci e di arredi contemporanei a dettagli ispirati alle stazioni ferroviarie degli anni ‘50. L’hotel diventa sia un luogo perfetto per un soggiorno alla scoperta della città che per una giornata di smartworking in una delle tante aree open space, così come il posto ideale dove concedersi un aperitivo con DJ set in compagnia degli amici. Se i fronti sono sostanzialmente rimasti invariati, escluso il logo e le insegne, la ristrutturazione ha riguardato tutte le aree comuni per configurare ambienti fluidi e passibili di diverse configurazioni in modo semplice e intuitivo; l’obiettivo era di trasformare l’hotel in un luogo aperto a tutti, un riferimento sia per i viaggiatori sia per gli abitanti”.
La collezione Vernis di hansgrohe si pone come obiettivo di proseguire il percorso all’insegna delle relazioni ideato da Il Prisma anche all’interno delle stanze da bagno. Disponibile in due varianti, tonda e quadrata, per questo progetto la committenza ha fatto prevalere un’estetica più moderna e ricercata, caratterizzata dalla versione rettangolare Shape. Sui lavabi sono stati inseriti i miscelatori monocomando da 70, mentre la doccia è stata impreziosita dalla funzionale colonna doccia tutto in uno, che permette di godere di un ampio soffione e di una pratica doccetta.
Negli ambienti domina il blu, dalle pareti ai soffitti, dalle tende ai complementi d’arredo, sfumato spesso nei toni dei verdi (opachi o brillanti come nelle ceramiche della parete del bancone bar) e punteggiato da accenti nei toni dell’arancione e del mattone. In questo contesto, oltre alle scelte d’arredo, particolare attenzione è stata rivolta al progetto illuminotecnico. A un’illuminazione diffusa e integrata nella struttura con controsoffitti e velette fanno da contrappunto studiati punti luce enfatizzati con elementi in stile, dove l’ottone, oltre al vetro, e il cerchio sono protagonisti delle forme.
Inclusività informale
L’attenzione all’ospite inizia all’arrivo, anzi, dalla vista dell’esterno. Un ingresso suggestivo, sottolineato da una pensilina illuminata, introduce in un ambiente aperto e dinamico che si conclude con un bar, il Duo Caffè. Visibile dalle vetrate in facciata, anche la lobby, “dove è avvenuto il cambiamento principale: è stata pensata con l’intento di non essere soltanto un luogo di passaggio ma di diventare uno spazio aperto e mutevole che possa accogliere i clienti in ogni momento della giornata”, proseguono i progettisti. Uno spazio collettivo e accogliente, fluido e flessibile: diverse e diversificate configurazioni dei posti a sedere disegnano con differenti gradi di separazione ottenuti tramite luci, librerie aperte e moderne madie, luoghi dove poter lavorare, organizzare brevi incontri informali o semplicemente stare con gli amici. Una cabina Photobooth allestita in un angolo aggiunge un “tocco creativo” all’esperienza dell’ospite.
Variazioni cromatiche e grafiche delle ceramiche Look di Ragno posate in alcuni selezionati rivestimenti negli spazi comuni creano giochi di luce che contribuiscono al dinamismo degli spazi. Dal bancone del bar alle colonne all’interno del ristorante, Look, nel particolare formato di 6×24 cm in gres porcellanato, presenta una superficie lucidissima e imperfetta che reinterpreta l’estetica artigianale della lavorazione della ceramica ma realizzata con le più moderne tecnologie. La palette di colori propone accanto ai neutri bianco, beige e nero, anche toni saturi e brillanti come ocra, avio, blu e oliva.
Bar e lobby affacciano sulla piazzetta Duo Courtyard, estensione dello spazio interno non solo in termini funzionali ma anche per stile e palette cromatica: “un nuovo punto d’incontro sia per gli ospiti interni sia per i locals”. Di contro, un’area al piano seminterrato offre spazi più riservati dove poter lavorare o ricevere; configurata come una sala d’attesa delle stazioni degli anni ‘50 è caratterizzata da una struttura a parete che prende ispirazione dai vecchi sportelli per i biglietti ferroviari.
Il ristorante, Duo Bistrot, al piano interrato, si fonda sulla struttura esistente ispirandosi nel restyling al bistrot di una stazione. Un ambiente su due altezze, con una zona più bassa al centro e una sorta di tribuna rialzata (di cinque scalini) ai lati; uno spazio aperto disegnato da arcate e colonne preesistenti riprese negli angoli e nei profili, strutturali e decorativi, dai toni del blu. Il ristorante ospita 120 coperti ed è direttamente accessibile anche dall’esterno.
Sopra il ristorante una Creative Lounge vuole essere una sala multifunzionale pensata per ospitare workshop, eventi aziendali o attività di networking e team building. L’allestimento permette diverse configurazioni anche nell’arco della stessa giornata. A disposizione dei clienti anche un centro fitness completamente attrezzato e 5 sale riunioni, la maggior parte con luce naturale, che possono ospitare da 12 fino a 50 persone.
Ospitalità giocosa
Le 239 camere, di cui 11 suite, della gestione precedente sono state mantenute nella struttura ma arredate tutte con accenti di colore e “greche” che ne “sdrammatizzano l’aspetto”, secondo le intenzioni dei progettisti.
Gli interventi sulle abitazioni si sono suddivisi in due categorie: un soft refurbishment, sostanzialmente un restyling realizzato sulla base dell’arredo esistente a cui sono state integrate nuove forniture tessili, componenti decorativi e nuove tinteggiature, mantenendo invariati i bagni; un hard refurbishment, in cui camere e bagni sono stati totalmente rinnovati. “In questo modo siamo riusciti a uniformare il design di tutte le 239 soluzioni” concludono gli architetti.
Il design dei dettagli unito alla scelta dei colori, che dai verdi e dai blu riproposti in tutti gli ambienti si illumina di caldi gialli e ocra, richiama atmosfere dell’infanzia con forme inconsuete e giocose. Di contro, il bagno, ristrutturato, infonde calma e trasmette una sensazione di eleganza rigorosa. Il bianco è il colore dominante: oltre che nei sanitari, è proposto nei rivestimenti, che riprendono le classiche cementine dalla struttura a diamante e dalla forma rettangolare, punteggiato dal nero del mobile lavabo, della cornice dello specchio e, anche, delle confezioni dei prodotti per la cura della persona brandizzati dall’hotel. Sullo sfondo, a pavimento e nella parte alta delle pareti, c’è invece un neutro intonaco grigio.
Quest’articolo è stato pubblicato su Hotel Domani 6/23