Luogo di armonia e quiete prima, quando era la dimora dei frati Cappuccini, luogo di raffinato relax oggi, nella sua veste di relais immerso nella natura e lontano dai ritmi caotici della città. L’Eremus Relais, situato a Lonato del Garda, sorge tra le colline moreniche che vegliano sul Lago di Garda ed è nato dalla trasformazione dell’antico eremo dei cappuccini che, rispettando la struttura originaria, ha trasformato la costruzione in nove appartamenti esclusivi con spa e piscina. Lo ha fatto utilizzando materiali e tecnologie all’avanguardia, in grado di garantire il necessario equilibrio tra conservazione e sostenibilità. In quest’ottica, sono stati utilizzati i serramenti in alluminio di Italserramenti.
Da convento a scuola e a residenza privata
La storia della struttura parte da lontano, da quando, nel 1574, la famiglia Averoldi, stimatissima e antica stirpe bresciana, donò i terreni necessari all’edificazione del Convento facendo nascere il primo nucleo costituito dall’eremo, dalla Chiesa e dal chiostro. Da subito i frati vi si stabilirono e iniziarono l’abbellimento del convento, compresa la piantumazione della fila di cipressi che ancora oggi abbellisce il luogo. Nel corso del tempo il Convento si trasformò nella sede della Scuola di Scienze Filosofiche e Teologiche, nonché del Noviziato dei Cappuccini. Purtroppo, nel 1802, l’ordine venne sciolto sotto il dominio di Napoleone, costringendo i Cappuccini ad allontanarsi definitivamente da questo rifugio.
La trasformazione dell’eremo in residenza privata avvenne nel 1830 quando Gherardo Averoldi ne ereditò la proprietà. Successivamente, nel 1875, il cardinale Gustav Hohenloe ne divenne proprietario e successivamente donò il convento al nipote, il duca Vittorio II di Ratibor, discendente di una prestigiosa stirpe tedesca. Nel corso degli anni la proprietà della struttura passò di mano fino a quando venne definitivamente abbandonata nel 1956.
Nove raffinati appartamenti
La nuova vita dell’eremo lo vede oggi trasformato in una struttura ricettiva che delle destinazioni precedenti ha saputo mutuare tutti gli aspetti positivi – la bellezza del contesto, la storicità dell’edificio, l’atmosfera rilassata del luogo – aggiornando l’edificio per dotarlo di tutti i comfort. Nell’antica struttura del Convento ci sono nove appartamenti distinti, ognuno con una caratteristica architettonica unica. Queste eleganti residenze vantano finiture sapientemente realizzate, come pavimenti in legno naturale e pregiate boiserie. Gli spaziosi interni offrono ampio spazio e abbondante luce naturale, consentendo agli ospiti di immergersi completamente nella bellezza circostante. Immersa nel verde lussureggiante del giardino segreto, la piscina di acqua salata offre un’oasi serena per un rifugio rigenerante, offrendo viste mozzafiato sul lago. Il chiostro, un tempo santuario di meditazione e tranquillità, oggi funge da zona per la prima colazione. Questo spazio suggestivo emana un senso di pace, invitando gli ospiti ad assaporare lo splendore dell’eremo.
L’alluminio per l’architettura storica
Per tutelare la storicità della costruzione senza compromettere l’efficienza energetica del relais, l’impresa Hicos di Milano, coordinata da Gloria Gianesini, ha scelto i serramenti in alluminio di Italserramenti, e nello specifico le finestre in alluminio appositamente realizzate per il restauro di edifici storici e che si adattano perfettamente a questa struttura cinquecentesca. L’azienda ha valutato attentamente la tipologia di serramento più adatta al contesto architettonico dell’edificio, considerando sia l’estetica che le prestazioni. In alcuni casi, è stato necessario optare per soluzioni su misura, per rispettare le caratteristiche originali dell’edificio.
In totale Italserramenti ha fornito più di 50 elementi tra finestre e porte-finestre per la struttura del Relais e 14 solo per la torretta che si eleva a cappello dell’ex convento.
Oltre alle finestre realizzate nel Relais, sono firmate da Italserramenti anche le finestre e le porte-finestre per le due nuove villette ipogee, parzialmente realizzate sotto terra ed incastonate nel sasso, all’interno dello stesso terreno dell’ex Convento. In questo caso sono state realizzate le chiusure, sempre in alluminio, ma di un colore simile alla pietra che le circonda.
Un intervento sfidante, che però ha dimostrato che, con il contributo delle imprese giuste, le porte e le finestre possano armonizzarsi con contesti storici con grande armonia. La luce, diventata un elemento d’arredo e la crescente richiesta di finestre e porte uniche, offre l’opportunità di applicare le ultime tecnologie anche nei restauri conservativi. Grazie al loro basso profilo, i sistemi in alluminio di Italserramenti offrono spazio sufficiente per le aree vetrate senza compromettere l’estetica complessiva.