Nel 2018 il numero di arrivi turistici internazionali (overnight visitors) a livello planetario ha toccato la cifra di 1,4 miliardi, un traguardo raggiunto con due anni di anticipo rispetto alle previsioni fatte dall’UNWTO (World Tourism Organization) nel 2010. Lo rivela la stessa Organizzazione mondiale del turismo nel suo rapporto statistico annuale in cui sono stati raccolti e analizzati i dati riportati dalle destinazioni di tutto il mondo.
Grazie a un contesto economico favorevole e a una forte domanda in uscita dai principali mercati di origine, il 2018 ha consolidato i risultati molto positivi del 2017 (+7%), risultando il secondo anno più forte dal 2010. In cima alla lista delle mete che hanno guidato la crescita figurano Medio Oriente (+ 10%) e Africa (+ 7%), mentre gli arrivi in Asia e nel Pacifico e in Europa (entrambi + 6%) sono aumentati in linea con la media mondiale. Nelle Americhe invece gli arrivi internazionali sono aumenti solo del 3%.
Dal punto di vista invece della spesa per i viaggi, la Federazione Russa (+ 16%), la Francia (+ 10%) e l’Australia (+ 9%) sono i paesi che hanno riportato il più forte aumento in uscita nei primi nove-undici mesi del 2018. Anche Stati Uniti (+ 7%) e Corea del Sud (+ 6%) hanno speso cifre consistenti, alimentando la crescita inbound sia nelle rispettive regioni che altrove.
Sulla base delle tendenze attuali, delle prospettive economiche e dell’indice di fiducia UNWTO, L’Organizzazione Mondiale del Turismo prevede una crescita del 3% – 4% negli arrivi turistici internazionali in tutto il mondo nel 2019, più in linea con i trend storici di crescita.