Aica e Federturismo rinnovano il contratto collettivo nazionale di lavoro. Le due associazioni datoriali hanno infatti annunciato di aver raggiunto – lo scorso 21 dicembre – l’intesa con le organizzazioni sindacali di categoria Filcams-CGIL, Fisascat-CISL e Uiltucs-UIL, all’esito di quella che definiscono come “una lunga e complessa negoziazione”.
L’accordo segna, come si legge in una nota, “un passo decisivo per garantire stabilità e competitività alle imprese del settore, tutelando al contempo il valore delle professionalità che operano nella filiera turistica”.
Con una validità triennale a partire dal 1° gennaio 2025, il nuovo CCNL introduce soluzioni innovative e sostenibili, assicurando un adeguamento graduale delle retribuzioni ai dipendenti e preservando l’equilibrio economico-finanziario delle aziende in un contesto ancora fragile per il comparto turistico, reduce dagli effetti della pandemia e da una congiuntura economica globale con luce e ombre.
Sul fronte economico si prevede un incremento della paga base di 200 euro sul livello C2 da erogarsi in 4 tranche e in 5 tranche per le imprese di viaggi, turismo e congressi.
Prevista, inoltre, un’indennità onnicomprensiva una tantum di 450 euro (320 euro per le imprese di viaggi, turismo e congressi) a copertura del periodo intercorrente tra la data di interruzione del negoziato di luglio scorso e la data di erogazione della prima tranche di aumento economico.
L’accordo riforma, inoltre, il sistema della bilateralità con l’obiettivo di dare risposte concrete alle imprese e ai lavoratori anche nei territori non coperti da un ente bilaterale territoriale e introduce importanti innovazioni sul fronte della lotta alle discriminazioni, alle molestie e alla violenza di genere.