L’hotel Britannique, uno dei primi hotel napoletani, è stato inaugurato nel 1870 all’interno del quartiere di Chiaia, in una splendida posizione sul golfo di Napoli. Oggi il nuovo posizionamento dell’hotel – che è stato oggetto di un’importante ristrutturazione conclusasi nel 2020 – è un vero omaggio all’arte campana. Si parte dal nuovo nome, Bonart, che è la crasi dei due termini Bon e Art, e si continua con l’estesa collezione di opere di artisti contemporanei campani, realizzate per l’hotel attraverso lo Studio Gnosis. Cinquanta artisti sono stati chiamati a interpretare miti e leggende della città di Napoli, realizzando tutte le 150 opere che oggi si trovano all’interno dell’hotel. Totem di Sergio Fermariello, è situato nella reception; Sibilla di Daniela Pergreffi si trova nella lobby blu; la suggestiva opera Ascolto di Antonella Raio, che racchiude le voci dei cittadini napoletani, è posizionata nella lobby rossa; Villa dei Misteri di Roberto Polidori, è nella lobby verde mentre Rosso Vesuvio e Bianco Vesuvio di Gennaro Regina sono situate nell’American Bar.
Un mito per ogni suite
Le sei suite prendono il nome da celebri miti legati a Napoli – Partenope, Ovo, Diamante, Sibilla, ‘Mbriana e Donna Regina – e anch’esse ospitano opere d’arte: A PoPular Siren di Roxy in the box, Mbriana di Danilo Ambrosino, Donne di Cuore di Stefano Parisio Perrotti, Ovo e Diamante di Ludovico Fusco, Donna Regina di Simona Lanzillo.
Un drink con vista sul golfo
Oltre alle 72 camere, di cui 6 suite, l’hotel de Bonart Naples Curio Collection offre anche un punto di vista preferenziale sul panorama del Golfo di Napoli, dal Ristorante The Macphersons Rooftop – con la sua esperienza dedicata alla cucina mediterranea e dal The NiqBar Rooftop con una cocktail list ricercata, per ogni ora del giorno.
L’impegno per la città
L’hotel de Bonart Naples Curio Collection, insieme al Palazzo Caracciolo Naples e al Grand Hotel Telese, in provincia di Benevento, è di proprietà del Caracciolo Hospitality Group, che lo gestisce direttamente. L’impegno del gruppo nella salvaguardia e promozione della destinazione si esprime anche in iniziative sociali volte a coinvolgere non solo i viaggiatori da tutto il mondo ma anche la comunità napoletana. Tra i progetti che hanno preso vita nel 2024 ci sono quello dedicato all’associazione Dedalus, finalizzato a garantire la formazione di circa 10 donne con situazioni di grave disagio e fragilità e l’inserimento professionale di alcune; l’iniziativa Bella Piazza finalizzata alla rigenerazione e cura di spazi pubblici nell’area di Piazza Garibaldi; il progetto Migrantour, che promuove itinerari particolari che coinvolgono le molteplici identità culturali presenti nella città di Napoli.
Eccellenza e sostenibilità
“L’elemento fondante della visione del Gruppo non poteva che essere un circolo virtuoso tra eccellenza e sostenibilità la prima al servizio della seconda, con l’obiettivo di garantire un impegno verso la comunità, l’ambiente e nei confronti del nostro personale – tutti elementi che contribuiscono al nostro patrimonio. La nostra volontà è quella di contribuire alla creazione di un sistema più sostenibile, di benessere della comunità e delle imprese, nonché garantire un ambiente fertile per il futuro di giovani talenti. È un percorso a beneficio di tutti, che ci auguriamo possa ispirare altre aziende, non solo del settore alberghiero” afferma Barbara Brunelli, direttrice generale del Caracciolo Hospitality Group.