Grazie a un sapiente lavoro di recupero, una casa taorminese con 600 anni di storia è stata trasformata in un boutique hotel dall’atmosfera intima e sofisticata. Succede a Taormina, a Palazzo Vecchio.
Con l’apertura di Palazzo Vecchio Taormina il proprietario dell’hotel Stefano Gegnacorsi ha concretizzato un sogno. Dopo numerose esperienze come direttore di hotel importanti in diverse città italiane, per la prima volta è anche imprenditore della struttura che dirige. “Mi sono innamorato a prima vista di questo edificio, già adibito a hotel, ma chiuso da 4 anni e, appena ho saputo che era stato messo in vendita, ho preso la decisione – racconta Stefano Gegnacorsi –. Avevo già un’idea della nuova identità che volevo assegnargli: un hotel di lusso, con poche stanze per poter accogliere gli ospiti con la massima cura e attenzione, capace di trasmettere il fascino della storia locale, ma con tutti i comfort offerti dalla contemporaneità”.
La struttura era stata ristrutturata una decina di anni fa, perciò l’impegno della nuova proprietà si è concentrato sulla sistemazione degli interni, sulla scelta degli arredi e sull’attualizzazione degli impianti tecnologici.
Gegnacorsi ha da subito individuato il partner con cui collaborare per ottenere il risultato desiderato, l’architetto catanese Andrea Perra, di cui conosceva e apprezzava lo stile. “Avevo ben presente il risultato di alcune ristrutturazioni di ville a Taormina realizzate da Perra ed ero rimasto colpito dal suo gusto, esattamente quello che volevo portare a Palazzo Vecchio Taormina, per questo gli ho lasciato carta bianca”.
Eleganza su misura
Palazzo Vecchio Taormina nasce dal restyling di un edificio situato nel cuore dell’omonima località, con oltre 600 anni di storia, che ancora offre la possibilità di circondarsi di atmosfere uniche date da presenze architettoniche risalenti al periodo gotico catalano.
Grazie all’intervento dell’architetto Andrea Perra, la struttura offre 12 luxury suite dalle anime diverse, per offrire la possibilità di vivere esperienze nuove a ogni visita. Il pubblico del boutique hotel, infatti, è formato da ospiti che cercano intimità e attenzione: “per il mio hotel ho volutamente scelto di creare una struttura con poche camere per poter occuparmi di ogni ospite come di un amico o di un parente – sottolinea Stefano Gegnacorsi – e, sempre in quest’ottica, ho pensato di dare spazi importanti alle zone comuni in modo che ognuno possa goderne al meglio”. Contemporaneo, Barocco, Marocchino, Elegante e Romantico sono gli stili che caratterizzano le luxury suite, tutte di ampie dimensioni e con vista mare.
Relax a ogni ora del giorno
Proprio come nelle dimore tradizionali siciliane, anche a Palazzo Vecchio Taormina il cuore della vita comune è l’orangerie in stile coloniale. Qui, in particolare, è arredata con mobili in rattan e caratterizzata dalla scenografica carta da parati decorata con un trompe l’oeil che avvolge l’intero bar. Completano l’atmosfera, ispirata alla dinastia siciliana dei Florio, le sedute in velluto, i mobili d’epoca, le argenterie antiche e la voliera. “Grazie all’esperienza maturata come general manager in hotel di lusso – spiega Gegnacorsi – ho dimestichezza con i servizi da offrire agli ospiti, ma nella mia struttura posso arricchirli di un valore aggiunto, la cura. Tutte le parti comuni, inoltre, sono aperte anche ai visitatori che non soggiornano all’hotel per un’attenzione sincera verso il territorio circostante”.
Tra queste, il ristorante fine dining Monsù, dalla cornice sofisticata, guidato dallo chef Giuseppe Privitera che propone piatti della tradizione siciliana basati sull’eccellenza delle materie prime. In linea con l’obiettivo principale dell’hotel, ovvero saper accogliere i visitatori come in una casa, così l’idea dello chef è di proporre piatti che permettano agli ospiti di vivere un autentico pranzo siciliano della domenica, rievocando i sapori della cucina della nonna.
Originario di Paternò (Catania), ma milanese d’adozione, Giuseppe Privitera si considera un siciliano Doc. La sua carriera nella ristorazione ha avuto inizio in Sicilia, guidando, nel ruolo di restaurant manager, tre diversi ristoranti di Taormina verso l’acquisizione di 1 stella Michelin ciascuno.
Un’offerta all’altezza di un boutique hotel cinque stelle non poteva prescindere da una meticolosa selezione di arredi e accessori dedicati alla zona notte, ma soprattutto alla qualità del riposo. L’architetto Perra ha, così, deciso di attrezzare le camere con alcuni prodotti Simmons: il sommier a piano rigido imbottito Ortopedico Plus FPF, il materasso Accent Beautyrest e i guanciali Lavable e Passion. Il sommier con telaio in multistrato di faggio ha un’imbottitura in poliuretano espanso ignifugo e rivestimento fisso: nella zona centrale in tessuto jacquard ignifugo in eco pelle ignifuga sulla cornice. Il molleggio dei materassi, alti cm 30, è composto da 307,3 molle al metro quadro Beautyrest, rivestite e indipendenti, realizzate in acciaio al carbonio fosfatato. Su entrambi i lati, poi, si sommano strati in poliuretano espanso ignifugo HTC extra soffice ad alta densità ed elevata resilienza e strati di fibre anallergiche di poliestere ad alta elasticità trapuntati con tessuto ignifugo Stretch elastico ecrù. Il tutto è completato dalla fascia perimetrale antiaffossamento in poliuretano performante.
Bello d’estate
“Il terrazzo dell’hotel nella situazione precedente era usato solo per eventi privati – prosegue il proprietario – ora invece è possibile godere del nuovo Blue Sky Bar, ancora un intervento dell’architetto Perra. Sistemato su un torrione sospeso tra il blu del mare e quello del cielo, il locale vuole diventare il nuovo punto di riferimento per un aperitivo indimenticabile, grazie al panorama unico al mondo sulla baia di Taormina e sull’Etna”.
Ed è proprio da quel privilegiato punto di osservazione che gli ospiti possono cominciare a immaginare programmando il proprio soggiorno di scoperta di questa zona della Sicilia. Sono diversi, infatti, i servizi dell’hotel appositamente dedicati all’esplorazione del territorio, dai tour guidati a tema, alle lezioni di cucina personalizzate fino alle degustazioni di prodotti locali. Interessante la possibilità di scegliere non solo la destinazione e il tema del percorso (un esempio originale è il tour al mercato del pesce di Catania), ma anche il mezzo di locomozione: c’è la jeep proposta per l’escursione sull’Etna, una tipica Fiat 500 per un tour romantico dal sapore vintage e il motorino Ape per godersi la lentezza dei sentieri meno battuti. Chi, invece, vuole rilassarsi in spiaggia (l’hotel dista circa 3 km dal mare) può utilizzare il servizio navetta. Infine, per rigenerare corpo e mente al termine della giornata, Palazzo Vecchio Taormina offre un centro benessere aperto a tutti, una zona da usare in coppia o con un piccolo gruppo di amici, attrezzata con bagno turco, vasca idromassaggio per sei persone e area relax dove prenotare i trattamenti corpo e viso proposti da uno specifico menù, tra i quali si distinguono quelli realizzati con cosmetici artigianali siciliani.