Ambasciatori di stile nel nome del design made in Italy

Il radicale restyling ha dato un nuovo splendore all'iconico hotel di via Veneto a Roma che ha riportato in Italia il brand InterContinental
foto Mattia Aquila - IA Interior Architects
Il radicale restyling ha dato un nuovo splendore all'iconico hotel di via Veneto a Roma che ha riportato in Italia il brand InterContinental

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Roma negli ultimi anni sta vivendo un momento magico dal punto di vista degli investimenti alberghieri, in particolare nella zona di Via Veneto. Progetti che vedono coinvolti alcuni dei più importanti player internazionali del settore. Come IHG Hotels & Resorts che proprio in Via Veneto ha riportato il suo luxury brand InterContinental dopo un’assenza di sette anni dal nostro Paese. Il 5 stelle ha aperto i battenti il primo maggio 2023 dopo un importante intervento di ristrutturazione durato due anni e mezzo che ha comportato un investimento di circa 45 milioni di euro.

Nato per ospitare

L’InterContinental Rome Ambasciatori Palace è ubicato in un elegante palazzo dei primi del Novecento in stile neorinascimentale, situato di fronte all’ambasciata americana. L’edificio fu progettato dall’architetto Carlo Busiri Vici per ospitare i diplomatici in visita a Roma, trasformato poi nella biblioteca dell’ambasciata americana e infine convertito in struttura ricettiva, la cui proprietà negli ultimi anni è stata acquisita dal fondo Star II gestito da Castello Sgr.

Oggi l’albergo offre 160 camere, area benessere e fitness, sala meeting, e una proposta f&b articolata in tre outlet: il ristorante Scarpetta NYC, il lounge bar Anita e lo scenografico rooftop bar Charlie’s, interamente coperto in vetro, con vista panoramica sui tetti della capitale. Totalmente rinnovati gli interni dell’hotel, in uno stile dall’eleganza sofisticata e misurata allo stesso tempo. Un lusso contemporaneo sussurrato, in cui spicca l’estrema cura dei particolari e il ricorso a forniture di eccellenza made in Italy, nonché alla sapiente abilità artigiana tutta italiana.

La ristrutturazione del palazzo – fatta eccezione per gli spazi food & beverage, progettati dal designer Anton Cristell – porta la firma del rinomato studio internazionale IA Interior Architects, in particolare della managing director of hospitality Veronica Givone che per il progetto ha sviluppato “un concept sobrio e raffinato – spiega –, in linea con i tratti distintivi del design italiano. Uno stile fatto di dettagli da scoprire e di richiami alla storia e all’architettura romana, senza scadere negli eccessi dell’overdesign”.

Per le forniture la scelta è ricaduta su importanti nomi del design italiano: da Rubelli per l’arredo delle camere, i tendaggi e i tessuti di rivestimento, a Vistosi, Flos e Contardi per lampade e lampadari. Da Zucchetti per la rubinetteria, a Margraf per i pavimenti in marmo, a Ceramica Sant’Agostino per le finiture dei bagni. Per citare alcune delle aziende che hanno contribuito al progetto.

Ispirazione dal genius loci

Veronica Givone ha seguito questa realizzazione sin dalle prime fasi, collaborando con i proprietari durante la selezione e l’acquisizione dello stabile, e nelle prime definizioni del design. Successivamente è stata incaricata della direzione artistica di progetto con il suo team IA, preservando il carattere glamour dell’edificio, armonizzato da un lusso discreto e minimalista.

“Sono italiana e mi sento particolarmente orgogliosa di aver fatto parte di questo straordinario progetto – precisa Veronica Givone –. Mi sono innamorata dell’edificio sin dal momento in cui l’ho visto nel 2018. Ho la fortuna di riuscire a visualizzare subito stilisticamente ciò che poi verrà tradotto sulla carta. L’intero team ha lavorato intensamente per rinnovare, progettare, curare e creare l’armonia perfetta per far vivere agli ospiti l’intramontabile eleganza dell’artigianalità italiana”.

Il concept ha tratto quindi ispirazione dallo spirito del luogo e dalla sua storia. In tutta la struttura, aree comuni e camere, si ritrovano infatti continue citazioni alla città ed elementi architettonici che reinterpretano i fasti dell’antica Roma.

Effetto marmo

Per le finiture dei bagni sono state scelte due collezioni in gres porcellanato effetto marmo di Ceramica Sant’Agostino. Trumarmi Gold (nella foto a parete) nasce da un’accurata selezione dei marmi chiari più pregiati e luminosi, riprodotti con la massima precisione digitale. L’imprevedibilità delle venature è calibrata proprio per ottenere il massimo equilibrio tra il rispetto dell’autenticità e la migliore resa estetica. Via Appia Vein Cut ivory (a pavimento) riproduce invece un Travertino Navona colto nella sua bellezza più iconica e idealizzata, nelle due tipologie di venatura che si ottengono tagliando il blocco di pietra longitudinalmente o trasversalmente.

Design ricercato

Varcando l’ingresso dell’hotel si entra in un ambiente che non rinnega le proprie origini. Uno spazio sontuoso, caldo e invitante, definito dalle simmetrie dei portali in ottone, da grandi colonne e dall’uso di tappeti in marmo pregiato ispirati ai pavimenti in voga nell’antichità. Il tutto impreziosito da porte dorate, stucchi e dai cristalli ambrati dei lampadari.

La reception conferma la calda accoglienza degli interni con dettagli simili a quelli dell’atrio principale. La combinazione di colori è monocromatica con accenti dorati e finiture che originano motivi stratificati e intrecciati. Elementi scenografici contemporanei, come un paravento in ottone e scultorei banconi in marmo, sono accostati a dettagli architettonici originali presenti a soffitto e alle pareti.

Il design classico e ricercato continua nell’atrio principale, arricchito da uno scenografico inserimento di chandelier su misura e marmo rosso che enfatizzano l’altezza e la maestosità dello spazio, attirando gli ospiti verso la monumentale scala originale reinterpretata inspirandosi al prestigioso teatro Costanzi di Roma. Le finiture in Marmorino bianco mettono in risalto i dettagli originali e le decorazioni, mentre la passatoia centrale rossa con i drappi di velluto purpureo conduce gli ospiti attraverso un’esperienza intensa e teatrale, in contrasto con l’inaspettato design scuro e scenografico dei corridoi delle camere.

Sapori italiani, atmosfera newyorkese
La proposta f&b dell’hotel – i cui spazi sono stati progettati dal designer Anton Cristell – vede coinvolti LDV Hospitality e il noto brand newyorkese Scarpetta. In particolare con l’omonimo ristorante al piano terra, rivolto a tutti coloro che desiderano vivere l’esperienza di una cena basata sulla migliore tradizione gastronomica italiana in un mood newyorkese. Suggestiva anche l’atmosfera che si respira nel rooftop bar Charlie’s all’ultimo piano, aperto tutto l’anno grazie a una elegante struttura in vetro. Il locale propone un’offerta innovativa di cocktail e mixology, musica live e una vista inedita sulla città.

Armonie e contrasti

L’atmosfera sofisticata, ispirata alle residenze di lusso italiane, e un’armonica palette che rende omaggio alla luce e ai colori tipici della città e alla sua architettura, definiscono lo stile delle 160 camere e suite, che vanno dai 24 a 58 mq, alcune con balcone o terrazza. Le executive, in particolare, evocano l’eleganza classica di Roma riprendendo quello che è il simbolo più iconico della sua tradizione architettonica: l’arco, scelto per separare la zona notte dal soggiorno.

Minuziosi dettagli come le maniglie in ottone e le lampade sospese sopra i comodini, reinterpretazione delle antiche colonne scanalate, abbinati ad arredi realizzati su disegno come le testiere in pelle, enfatizzano l’influenza dell’antica Roma e celebrano l’artigianato italiano. Le geometrie, i motivi, le tonalità dei tessuti, insieme a una preziosa selezione di materiali, dall’ottone ai legni, e alle delicate nuance delle pareti e dei mobili, aggiungono un inaspettato accento moderno. Ogni aspetto del design dell’InterContinental Rome Ambasciatori Palace è una celebrazione di armonie e contrasti che traggono ispirazione dal patrimonio della città eterna, dalla modernità italiana e dall’eredità di Via Veneto.

Ambasciatori di stile nel nome del design made in Italy - Ultima modifica: 2024-04-30T17:32:43+02:00 da Maria Grazia Ventura

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