L’indirizzo milanese dell’ospitalità di lusso firmata Baglioni Hotels accoglie gli ospiti in un’atmosfera ricca di memoria e contaminazioni artistiche. Un progetto che trae ispirazione dal distretto di Brera, in cui si trova l’hotel.
Un progetto di riqualificazione e cambio di destinazione d’uso per dar vita a un nuovo punto di riferimento dell’ospitalità 5 stelle, un hotel del brand Baglioni Hotels & Resorts inserito nel cuore di Milano per accogliere in un’atmosfera ricca di memoria e contaminazioni artistiche un target cosmopolita e attento ai valori di bellezza ed esclusività. Casa Baglioni ha aperto le porte dopo un progetto attento alle preesistenze e consapevole delle nuove esigenze, curato dallo studio Spagnulo & Partners che ha rivisto la distribuzione degli spazi all’interno del volume ma anche tutto il progetto di arredo e di interior.
Il concept di partenza era quello di dar vita a un’esperienza unica, diversa da quella che si può vivere nelle altre strutture della metropoli lombarda. Un’esperienza che nasce dalla milanesità dell’edificio e del tessuto urbano nel quale si inserisce, il quartiere di Brera, ricco di episodi notevoli ed edifici che portano la firma di autori del Novecento milanese. Un luogo che è da sempre legato alle avanguardie artistiche e al design made in Italy e in particolare al fermento artistico e culturale della Milano anni ’60. Palazzi nobiliari e complessi che portano in sé quel senso della misura, dell’attenzione al dettaglio, della sperimentazione tecnologica e sui materiali che è propria di quegli anni e di quel percorso architettonico ma anche culturale (oggetto anche di tour guidati organizzati dallo staff dell’hotel). “Il distretto di Brera è stato un’incredibile fonte di ispirazione per il progetto di Casa Baglioni che mira a diventare un nuovo landmark della città: un luogo di ospitalità e di accoglienza per i turisti e i residenti, uno spazio eclettico che rende omaggio all’arte, al design, alla cultura e all’eccellenza culinaria milanese. Ogni dettaglio è stato studiato per offrire un’esperienza autentica di altissimo livello, a partire dalla selezione di opere d’arte di grande pregio che possono essere ammirate nei diversi spazi pubblici o privati dell’hotel”, afferma Federico Spagnulo, founder e senior partner di Spagnulo & Partners.
Nello sviluppo del progetto di Casa Baglioni, si è consolidata una collaborazione speciale con Rubelli Casa, sia sul fronte della fornitura dei tessuti/carte da parati, che su quella di arredi custom made. In particolare, le poltroncine Clara e le sedie Claretta, interamente rivestite in tessuto e disegnate da Spagnulo & Partners, trovano posto in diversi ambienti dell’hotel. A partire dalla hall, nella quale le poltroncine bicolore Clara arredano “il salotto di casa” con le forme morbide e avvolgenti che invitano a sedersi e a riposarsi. La linea continua dello schienale che avvolge la seduta e si sviluppa senza soluzione di continuità è il tratto distintivo del progetto. Le sedie Claretta, proposte nelle cromie di riferimento del design anni ’60, trovano invece posto nel ristorante nella versione monocromatica, in costante dialogo con gli altri elementi dello spazio e le opere d’arte.
Accanto alla valorizzazione di questi temi i progettisti in accordo con la committenza propongono infatti una fusione tra le discipline artistiche, una integrazione nello spazio di opere d’arte contemporanea che aggiungono valore agli ambienti innescando dinamiche virtuose e interpretazioni diverse in base alla sensibilità di ciascun ospite, al singolare modo di interpretare la bellezza sotto tutte le forme. Opere d’arte scelte all’interno di un progetto di partnership con la Stefano Cecchi Trust Collection – Fondo per l’Arte che si propone di rinnovare periodicamente la proposta. Non si tratterà di un’esposizione museale ma di una serie di pezzi notevoli che abbiano attinenza con lo spirito del progetto e possano dialogare in maniera virtuosa con lo spazio architettonico e gli elementi che lo compongono.
Atmosfera intima e accogliente
Casa Baglioni, membro di The Leading Hotels of the World, nasce nel palazzo liberty del 1913 di via Dei Giardini attraverso l’analisi degli ambienti nei quali lo spazio era suddiviso nella sua ultima destinazione d’uso – showroom e uffici di una maison di moda – e una riflessione sui percorsi e sulle necessità funzionali della nuova struttura.
A partire dalla hall che riprende il concetto di casa borghese, tema che contraddistingue tutta la struttura e viene evidenziato fin dall’ingresso. Non una hall tradizionale con una reception vera e propria e nemmeno un concierge ma un salotto di casa nel quale gli ospiti si sentano a proprio agio, si possano rilassare dopo un viaggio e vengano accolti in tutta tranquillità in un’atmosfera intima ma calorosa, informale ma allo stesso tempo elegante. Uno spazio manifesto del progetto, con le opere d’arte esposte che dialogano con superfici, texture, accostamenti cromatici ricercati e il design degli arredi, alcuni dei quali realizzati specificatamente per questo progetto su disegno di Spagnulo & Partners.
L’obiettivo primario dell’intervento illuminotecnico è stato raggiungere un comfort visivo omogeneo e armonico in tutti i luoghi dell’hotel per enfatizzare l’idea di “casa”, e cioè di un’esperienza accogliente e memorabile in uno spazio eclettico, ispirato all’arte, al design, alla cultura e all’eccellenza milanese. Panzeri ha lavorato perciò sulla ricerca di una temperatura di luce uguale per tutte le aree dell’hotel, attraverso la progettazione di un unico sistema di illuminazione, composto sia da elementi architetturali perfettamente integrati nello spazio, sia da elementi decorativi contestualizzati in installazioni funzionali e scenografiche, progettate su misura. Tra queste, spiccano le grandi strutture composte da anelli intrecciati inserite nelle lobby, in dialogo con le opere d’arte che ne impreziosiscono le pareti, illuminate puntualmente da faretti sapientemente angolati.
La ricercata combinazione di tonalità, materiali e finiture si ritrova anche nelle 30 spaziose e luminose camere e suite disposte su sei piani con vista sullo skyline milanese e sulle nuove torri che ne hanno disegnato il nuovo profilo (che si potrà ammirare a breve anche dallo skybar collocato sul rooftop attualmente in fase di realizzazione). Camere che trovano posto in una parte dell’edifico nato dalla sopraelevazione del volume originario e arredate con materiali d’eccellenza, ambienti connessi e passanti che trasmettono una sensazione di spazio e accoglienza.
Il disegno degli arredi permette di utilizzare al meglio lo spazio disponibile e di integrare le tecnologie per dar vita a un’esperienza ottimale sia nell’area notte, sia nei bagni funzionali ed esteticamente di alto livello.
Arte e design
L’ispirazione anni ’60 ha guidato tutta la progettazione ed è evidente nelle forme arrotondate di letti e scrittoi, nella scelta di materiali come il legno di noce accostato a ottone e marmo, nei tessuti degli imbottiti dai disegni geometrici, nelle boiserie e carte da parati e nei pavimenti in parquet a spina all’italiana nelle camere e in seminato nel ristorante. Il richiamo all’arte e al design delle avanguardie è presente in ogni dettaglio: i tappeti richiamano le opere d’arte di Enrico Castellani e Agostino Bonalumi, i soffitti a losanghe delle camere con luce integrata e i pavimenti del ristorante si ispirano ai disegni geometrici e ai colori anni ’60 usati da Gio Ponti, le lampade nelle camere e nelle sale da bagno richiamano le sculture di Fausto Melotti, mentre il grande lampadario di Panzieri all’ingresso è una composizione studiata dagli architetti che strizza l’occhio alla struttura al neon di Lucio Fontana esposta al Museo del Novecento in Piazza del Duomo. La luce è uno degli assoluti protagonisti del progetto di Casa Baglioni, sia nella versione naturale con le ampie aperture che illuminano le stanze, sia nella dimensione artificiale per valorizzare le unicità dei materiali, la preziosità dei tessuti, i riflessi metallici dei dettagli. Nasce così un microcosmo domestico che accoglie e protegge ma allo stesso tempo permette di sognare e di aprire la mente alla bellezza e alle influenze provenienti da creatività diverse.
Uno stile coerente che contraddistingue anche gli altri ambienti comuni della struttura, come la sala da pranzo e la preziosa wine room del ristorante accessibili anche da un’entrata dedicata in via dell’Annunciata. Guidato dallo chef stellato Claudio Sadler, il ristorante propone agli ospiti di Casa Baglioni, ma non solo, un viaggio gastronomico tra i sapori della tradizione italiana reinterpretati in chiave moderna con straordinaria creatività e armonia. Anche in questi spazi gli arredi sono stati disegnati dai progettisti e le opere d’arte trovano posto sulle pareti per completare un’esperienza di immersione nell’eccellenza del nostro paese. Tra arte e ospitalità, tra design e alta cucina. In un luxury hotel come a casa.
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