In fase di ultimazione, il nuovo Hotel Morfeo di Milano è frutto del sapiente intervento di restyling che ha coinvolto il preesistente Hotel Accademia, costruito negli anni ’80, in viale Certosa, Piazzale Accursio. La struttura si sviluppa su una superficie di 2.800 mq, distribuita su 8 livelli, ed è dotata di 70 camere (14 per piano) più 2 suite. Due piani di oltre 600 mq ospitano invece le aree comuni: l’area reception, il ristorante, i servizi, le sale congressi ed una palestra.
Il progetto è stato affidato a WiP Architetti, che ha saputo coniugare al meglio la matrice scenografica sorrentina del Gruppo Bellevue, cui la struttura appartiene, con la linearità essenziale del razionalismo lombardo. Gli spazi risultano caldi, luminosi, ricolmi di oggetti, di dettagli, di quadri, vasi, sculture. Ogni particolare dell’arredo racconta una storia, narrazioni che abitano il Morfeo come presenze benevoli. Nell’albergo si incontra il senso della gioia rilassata del vivere mixato con il pragmatismo meneghino, che cerca di razionalizzare, di mettere ordine alla spontaneità delle associazioni oniriche. Questo è stato il lavoro “di fino” degli architetti lombardi WiP: ritrovare il filo d’Arianna dell’ospitalità mescolando pulizia formale e sogno, spazio domestico e business, design contemporaneo ed eclettismo scenografico.
Quindi uno spazio meticciato, un luogo di incontro di culture. Così, all’ingresso, il classico bancone della reception diventa un tavolo, dove ci si conosce e ci si riconosce come viaggiatori, senza distanze; la testiera dei letti è sempre più importante e diventa una paratia monumentale: la dimensione di una rinnovata normalità. Meno frenesia e più gusto del vivere. Il mestiere del progettista è stato nel cogliere i segni dei tempi e farli diventare una casa, una stanza, uno spazio; e qui, poter dormire e sognare sereni.