La Cina è arrivata. Siamo pronti a riceverla? Per capire quanto è cambiato il mondo basti pensare che i turisti internazionali cinesi erano 10 milioni nel 2000, sono diventati 81 milioni nel 2012 con una spesa di 102 miliardi di dollari. Stati Uniti e Germania hanno speso 83 miliardi di dollari rispettivamente. Nessuno lo pronosticò quando la Cina entrò nel WTO nel 2001. Grazie anche ai cinesi, nel 2012 i turisti internazionali sono arrivati a quota un miliardo.
L’Italia gode di una forte visibilità in Cina. I legami risalgono agli imperatori romani, furono rinnovati con Marco Polo, consolidati oggi dalla moda, dallo sport, dalla cultura. I cinesi non viaggiano solo in gruppo, ci sono sempre più viaggiatori individuali. Un primo problema è legato ai visti, che vanno liberalizzati. Un secondo problema è legato a ciò che offriamo, ideato per turisti occidentali che tutto sanno, o quasi, del nostro passato, dalla Magna Grecia a Roma al Rinasciment…o. Gli asiatici poco sanno del nostro passato come poco sappiamo noi del loro. Dobbiamo saperlo raccontare in forme nuove, originali. È encomiabile lo sforzo del ministro Bray per rimettere in piedi il nostro patrimonio museale e archeologico ma non è sufficiente se non viene valorizzato con forti iniezioni di multimedialità oltre che con una maggiore attenzione alla commercializzazione dello stesso, leggi merchandising. Le Regioni sono del tutto inadeguate per affrontare un mercato così ampio e complesso come la Cina. La riforma del Titolo V della Costituzione è una necessità per le stesse Regioni, destinate a breve a ritrovarsi con le casse vuote. La Cina è vicina recitava il titolo profetico di un film. La Cina è arrivata. Siamo noi a non esserci preparati a riceverla. Voi che cosa ne pensate?Visualizza altro